SquiLibri – Festival delle narrazioni

ALCIDE PIERANTOZZI

LO SBILICO
(Einaudi)

con Maura Chiulli

Giovedì 19 Giugno
Ore 19:00 – Foyer

Cosa accade quando la realtà si smaglia, e lascia entrare l’allucinazione? Quando la paura ti avvinghia e si accorcia il respiro? Quando l’unico modo che hai per stare al mondo è vivere su un precipizio, nello «sbilico» delle cose?
Alcide Pierantozzi si è immerso in quel precipizio, e ne è uscito stringendo tra le mani un libro unico, letterario e ossessivo, capace di raccontarci per la prima volta in modo crudo e vero, da dentro, un male che è di molti. Questa è la storia di uno sperdimento, una storia che possiede il dono e la condanna di saper parlare davvero a chiunque. A chiunque, almeno una volta, non si sia riconosciuto nel proprio
riflesso allo specchio; a chiunque abbia sentito la realtà passargli accanto come un vento laterale; a chiunque abbia messo in dubbio la fondatezza dei propri pensieri e dei propri desideri. Sono pagine brucianti, che Alcide Pierantozzi ha scritto come se il suo corpo fosse un sismografo, registrando il disagio psichico nella sua forma piú pura, descrivendo la violenza – poetica e brutale – di una mente smarrita che cerca di trovare una stabilità impossibile, ma che sempre, sempre, prova a salvarsi. Lo sbilico dà voce a un bisogno collettivo fortissimo: quello di nominare con precisione il malessere psicologico, l’alienazione, la medicalizzazione e la solitudine. Un’impresa che può fare soltanto la grande letteratura.
«Noi matti non abbiamo solo il diritto di essere soccorsi dai sani, ma anche il dovere di inceppare ogni giorno il mondo per metterlo in discussione ai loro occhi».

Biografia:
Alcide Pierantozzi è nato nel 1985 e vive a Colonnella, in Abruzzo. Ha esordito a ventun anni con il romanzo “Uno in diviso” (Hacca 2006, Bompiani 2022), a cui sono seguiti “L’uomo e il suo amore” (Rizzoli 2008), “Ivan il terribile” (Rizzoli 2012), “Tutte le strade portano a noi” (Laterza 2015) e “L’inconveniente di essere amati” (Bompiani 2020).