SquiLibri – Festival delle narrazioni

ANDREA MAGNO

“La Forma del Desiderio”

C’è un modo per guardare se stessi e gli altri? Andrea Magno sperimenta questa ricerca con l’osservazione attenta del mondo che lo circonda, che si trovi in riva al mare, immerso nel silenzio, puntando lo sguardo all’orizzonte, o nel caos di una metropoli.

L’introspezione scaturisce da momenti particolari, in cui l’occhio metaforico è rivolto alla propria anima, all’esistenza che palpita in ogni angolo dell’universo. Le mani del poeta scavano nelle onde e nell’aria in cerca di legittima felicità e di necessaria bellezza. Vengono a galla l’attaccamento viscerale alla propria terra, una Sicilia ingiusta ma mai rinnegata, e l’amore per la donna, per il suo corpo, per la sensualità con cui lo nutre. I ricordi, gli istanti presenti, i desideri futuri s’intrecciano armoniosamente, solleticando la mente, svelando i sentimenti. La parola detta le regole del gioco lirico: i versi si rincorrono come i pensieri, conoscono le astuzie metriche, imitano i suoni dell’anima, confezionano immagini pulsanti. Il tragitto è tortuoso, lo spirito non è materia facile da apprendere, ma l’arte, se invocata con il cuore, si prodiga per indicare la via. Il premio ambito è la purezza d’intenti e di mezzi espressivi. Il poeta ha seminato il terreno con i misteriosi grani dell’abbandono, della lontananza, del sesso e dell’amore. Sopra i solchi della poesia soffia sempre un vento di speranza, foriero di accettazione e crescita.

Andrea Magno: siciliano dell’estremo sud. A volte viandante, altre volte stanziale, scrive per diletto, contrapponendo la scrittura alla sua formazione scientifica. Ha esordito nella poesia con la raccolta Sotto falso nome (2014). Seguono Da qui ho un posto comodo (2017). Insieme a Monica Conserotti ha curato la mostra di fotografia unita alla poesia dal titolo [Re]Fusioni. Un click di parole, presentata alla Settimana Mozartiana di Chieti (2016) e al CartaCarbone Festival di Treviso (2017). Nel 2017 ha partecipato al Sirmio International Poetry Festival. Sempre con Monica Conserotti ha curato la mostra [Re]Visioni. Shooting Haiku e nel 2019 la mostra [Re]Furtive. Donne che fotografano Donne. La sua lirica Una gabbia è stata ispirazione per un quadro dell’artista Antonio Minerba. Nel 2020 ha pubblicato la raccolta Fuori dal coro, diversi suoi altri lavori sono apparsi in riviste e antologie specialistiche. Dal 2016 è direttore artistico del “Festival Autori in Piazza” che si tiene a Chieti nella terza settimana di luglio di ogni anno.

Interviene Cristina Mosca, letture di Arianna Caporuscio.